I social media pervadono le vite di ognuno di noi e rivestono una sicura importanza per gli affari, le organizzazioni e le relazioni. Entrano perciò di diritto nei soggetti che necessitano di anticipare le tendenze. E le tendenze dei social media nel 2019 sono argomento di un articolo di “Key4biz”, autore Piero Boccellato, che prendendo spunto da alcuni importanti fenomeni dello scorso anno, ipotizza otto previsioni sui trend.
L’ascesa delle ‘Storie’. Secondo gli esperti il 2019 sarà l’anno delle ‘Storie’. Secondo alcuni dati stanno crescendo quindici volte più velocemente e presto sorpasseranno, per numero di condivisioni, i tradizionali post permanenti. Un brand che voglia ottimizzare la propria presenza social, dovrà perciò pensare all’inserimento di ‘Storie’ all’interno della propria social media strategy, tanto più che queste possono servire a più scopi: dal live streaming alla diffusione di contenuti speciali e di backstage, eccetera.
Realtà Virtuale e Realtà Aumentata. Complice la diffusione e la raggiunta accessibilità di questo tipo di tecnologia, la vera sfida sarà differenziarsi e fare in modo che i propri contenuti risultino davvero d’impatto. Uno degli impieghi potrebbe riguardare, stando alle analisi di “Talkwalker”, la nascita e lo sviluppo di cosiddetti ‘virtual influencer’: soggetti virtuali che postano, interagiscono con la community e vengono selezionati dai brand come fossero influencer fisici, ma che non richiedono di stipulare contratti e condividere contenuti.
Insieme all’Intelligenza Artificiale si vedrà la crescita della Realtà Aumentata. Molte aziende, ad esempio nei settori alberghieri, della sanità, commerciali, stanno già investendo sulla Augmented Reality per migliorare l’esperienza utente. Le piattaforme, invece, potranno ricavare vantaggi competitivi e rendere più attraente il social commerce.
Chatbots e Intelligenza Artificiale. I chatbots (ndr sono software progettati per simulare una conversazione con un essere umano. Lo scopo principale è di simulare un ‘comportamento umano’, a volte sono definiti anche agenti intelligenti e vengono usati per vari scopi come la guida in linea, per rispondere alle FAQ …), sono diventati popolari e anche molto in uso. Per le aziende sarà utile prevedere un incremento del loro impiego, come ulteriore canale per il supporto clienti.
L’adozione di tecniche di Intelligenza Artificiale permette infatti l’utilizzo di servizi di messaging per rispondere in maniera automatizzata a domande standard dei clienti. Il 2019 vedrà quindi un ulteriore incremento di questo tecniche con l’obiettivo di migliore il social customer service e permettere ai clienti di trovare risposte alle loro domande nel più breve tempo possibile. Un ulteriore aiuto dell’AI sarà per le attività quotidiane dei marketers: analisi dei dati insights delle singole piattaforme, social listening e reputazione digitale. Con le tecniche di intelligenza artificiale si possono ricavare in maniera veloce ed efficace le informazioni più rilevanti.
Social commerce. Nel prossimo futuro sarà impossibile ignorare l’impatto dei social sui processi di acquisto. Quasi tutte le piattaforme hanno sviluppato o implementato nuove features (peculiarità) pensate apposta per facilitare le vendite on line. Anche quando non utilizzati come canali di vendita, la strategia di social content dovrebbe servire a fidelizzare e aumentare l’advocacy degli utenti e, più in generale, a “coccolare” chi ha già effettuato un primo acquisto, oltre che essere uno dei primi e indispensabili touch point con il cliente.
Social ads (advertising). Con ogni probabilità, il 2019 vedrà aumentare ancora l’investimento in social ads, in parte come risposta al calo endemico di traffico organico.
Nei mesi a venire, però, la vera sfida per i marketer potrebbe essere trovare nuovi indicatori di prestazioni chiave (KPI-Key Performance Indicator) più solidi e significativi. Una via potrebbe essere, secondo “Talkwalker”, smettere di guardare solo alle vanity metrics (o metriche della vanità, termine che fa riferimento al numero di follower, like e commenti ricevuti sui social, ndr) e prestare più attenzione invece al ROI-Return on Investment (redditività dell’investimento).
Dalla parte dei marketer, del resto, c’è oggi una grandissima quantità di dati da poter sfruttare per ottimizzare le proprie strategie e le proprie campagne: ancora secondo gli esperti, ci stiamo muovendo verso l’era della data maturity che richiede, però, una gestione più consapevole, trasparente e in accordo con le normative vigenti, dei dati a disposizione del brand.
Infine, non di social media trend 2019 si tratta, bensì di tendenze più generali per il marketing: riuscire a integrare le relazioni pubbliche, sia nella loro forma più tradizionale sia nella versione 2.0 e di digital PR, al processo che porta a strutturare una strategia di marketing.
Video verticali. Un paio di anni fa sarebbe stato difficile prevedere che i video verticali avrebbero avuto successo. Ora invece li possiamo trovare ovunque: dalle storie di Instagram a quelle di Facebook, da YouTube a 3. In questo formato si sono viste anche le prime inserzioni pubblicitarie.
Tutto ciò è conseguenza del fatto che il telefono cellulare è diventato importante strumento per l’utilizzo dei social media e che ci siamo abituati a scorrere i contenuti dall’alto verso il basso.
Influencer marketing e micro-influencer. La crescita esponenziale di piattaforme come Instagram continuerà a valorizzare l’importanza dei cosiddetti “influencers” e delle tecniche di Influencer marketing. Questa tecnica di marketing può essere anche molto costosa per aziende di piccola e media dimensione, poiché gli influencer più famosi non rinunciano a monetizzare. Per questo motivo diventerà sempre più diffusa l’abitudine delle aziende di avvalersi di “micro-influencers”, cioè di persone note in una determinata nicchia.
I “micro-influencer” possono anche non avere il seguito di quelli famosi, ma potenzialmente hanno un’influenza ancora maggiore sui loro followers.
Facebook Pay to Play. Probabilmente anche nel 2019 la copertura organica su Facebook continuerà a diminuire, in linea con l’annuncio di Mark Zuckerberg di voler privilegiare le interazioni con amici e familiari.
Diventerà quindi importante dedicare al social advertising una parte del budget per le attività marketing e ad affidarsi ad esperti per ottimizzare l’efficacia dell’investimento in ambito Facebook, prendendo in considerazione la possibilità di affidare in outsourcing la gestione delle proprie pagine Facebook o inserzioni pubblicitarie.