Essere Indimenticabili come Francesco Martucci

Quando lo vedi da “I Masanielli”, la sua pizzeria di Caserta, dietro le vetrate moderne dalle cornici nere che fanno tanto “industrial”, imponente, il più delle volte sporco di farina e con le mani sempre occupate a mescolare ingredienti, a stendere panetti di impasto, a comporre meraviglie, attento e tranquillo come un direttore d’orchestra che si fida ciecamente dei suoi musicisti non penseresti mai di avere di fronte un animo tanto profondo.
Si, perchè ritrarre Francesco Martucci come il pizzaiolo numero uno al mondo è estremamente riduttivo, al limite del puerile. In questa epoca di social media “urlati”, di pizzaioli ed osti che sembrano molto più comici alla ricerca di gag (o peggio ancora che costruiscono dissing a tavolino con la concorrenza), durante l’intervista che ci ha concesso nel nostro podcast “Pop Corn” si staglia come un vero gigante del settore (e non). Lo sentirete parlare delle vertigini che la vita può causare, delle direzioni oscure che talvolta si possono imboccare quando non si è abbastanza pronti alle asprezze della vita, della bontà che vuole trasferire all’esperienza di sedersi ai tavoli della sua pizzeria, della ricerca quotidiana della ricetta dell’indimenticabilità.
L’impegno costante, il duro lavoro, il senso di responsabilità che viene fuori dalle sue parole devono essere da sprone sincero a migliorarsi, a esercitarsi ancora ma anche ad ascoltare chi è in difficoltà ed a mostrarsi più umani. Proprio come quell’indimenticabile Luigi Tenco a cui ha dedicato il suo ultimo menù.

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Ringraziamo i colleghi di “We Are Factory” per le immagini di questo articolo e Leonardo Ciccarelli per il prezioso aiuto.